Amico di FF: Ciao, dove sei stata oggi?
Io: Sono stata a Milano. Sono morta. Stanchissima. Kaput.
Amico di FF: Che sei andata a fare a Milano?
Io: Sono andata a fare un giro con delle amiche blogger. Eravamo quattro ragazze e solo una di loro l'avevo vista prima.
Amico di F: ??
Io: La ragazza che avevo già visto è una mia amica, è di Verona ed abbiamo aperto un blog assieme. Ogni lunedì sera, per un'ora, siamo in chat. L'unica regola da seguire per entrare nella chat è quella di impegnarsi a dire la verità, qualsiasi sia la domanda che venga posta.
Amico di FF: ???
Io: Sì, detta così mi rendo conto che non ha senso. Ma è veramente difficile da spiegare... In ogni caso: è stata una figata di giornata. Ora scusa, ho bisogno di un bagno e di andare a letto.
E' difficile da spiegare, veramente.
E' difficile spiegare come quattro ragazze si siano smazzate ore di treno per vedersi a Milano. Per "vedersi", appunto, perchè non si erano mai viste.
E' difficile spiegare come ci si possa incontrare per la prima volta ed uscirsene con frasi come se ci si conoscesse da sempre, del tipo della domanda di Dani ad Ali: "
Ciao. Tu bevi?". E vi segnalo che erano le 10.45 del mattino e Dani aveva un panino con la porchetta mangiato la sera prima che ancora si agitava nel pancino. E chiedeva disperatamente un Montenegro dalle 8.40.
Miticissima anche il saluto di Cosmo a Dani: "
Ciao. Ma quanto sei alta! Fanculo!". Incredibile: due ragazze che non si sono mai viste in faccia, quando hanno la possibilità di vedersi si dicono un "fanculo" come sesta parola nella conversazione.
E che dire del giro per Milano, alla ricerca di bancarelle inesistenti?
Ecco il bilancio complessivo della giornata:
- Dani è andata nel panico cercando parcheggio a Verona e, con un panino ancora sullo stomaco dalla notte precedente e sole 4 ore di sonno alle spalle, mi ha minacciata di morte perchè una volta arrivata al binario del mio treno non mi ha trovata. Peccato che il mio treno fosse arrivato dieci minuti prima (dai socia non ti arrabbiare, è stato troppo divertente!).
- Dani ed io abbiamo fatto il viaggio in treno assieme ad un'aziana anziana e ad una giovane anziana (non saprei come altro definirla), la quale si lamentava di "dover" andare in vacanza in Messico (o Marocco o in Checazzoneso). Poveretta, quanta pena mi ha fatto. Le due si sono poi lanciate in un assurdo discorso sui tacchi che ha rischiato seriamente di farmi entrare nella conversazione, loro malgrado, per frenare tante falsità.
- Siamo andate in Piazza Duomo a piedi, cosa che a me (Redaz) pareva normalissssima (visti i miei trascorsi da atleta in palestra), ma che ha suscitato le lamentele delle mie compagne di viaggio e lo sconcerto di Cosmo, quando l'ha saputo: "
a piediii??!?".
- Abbiamo preso l'aperitivo più caro del mondo. Quando ci siamo sedute al bar lo immaginavamo che l'aperitivo sarebbe stato caretto, ma mai avremmo immaginato di sborsare ben 10 euro per uno spritz! Mentre lo bevevo non potevo fare a meno di ripetermi "
[@##°, a Padova con la stessa cifra ne bevo 5, di spritz. A Padova, con la stessa cifra, potrei sbronzarmi della sbronza delle grandi occasioni!".
Che voglia di spaccare bicchieri e piatti e di dimostrare al barista che, pur vendendo aperitivi a dieci euro al pezzo, avrebbe potuto rimettercene eccome!
- Ali ed io siamo state invitate da una sconosciuta nel bagno degli uomini. Non so per quale motivo, ma mentre noi aspettavamo Dani all'ingresso della toilette delle signore, la donna è entrata in quello degli uomini e ci ha chiesto con disinvoltura se volessimo andare con lei. Ma la gente che si fuma?
- Quando abbiamo incontrato Cosmo a San Babila (ovunque sia), lei ci ha riconosciute immediatamente. Ci si è parata davanti gridando "
ciaoooo" e venendoci ad abbracciare. Cosmo, ce lo stiamo chiedendo tutte:
come diavolo hai fatto? Che bellissima sorpresa!
- Cosmo ha attaccato una pezza incredibile ad un tizio che fuori dal Duomo voleva venderci dei braccialetti. Con l'inganno li ha legati ai nostri polsi, dicendo che erano in omaggio, per poi chiedere alla fine un euro a testa. Cosmo gli ha risposto per le rime, io la guardavo ed ero fiera di lei: così si fa! Non so come, durante la disputa con il venditore di braccialetti, è venuto fuori il fatto che Ali ha dieci figli sparsi per il mondo. Fatto che Dani ha commentato con un "
eh sì, si è data da fare!". Mitiche!
- Abbiamo fatto la coda per entrare al Disney store a vedere gli Stitch ed alla fine ne abbiamo trovati solo di piccolissimi. Delusione!
- Al ritorno abbiamo preso la metro. Cosmo ci ha spiegato come effettuare i giusti cambi da Piazza Duomo alla stazione. Noi abbiamo annuito, ma evidentemente le nostre espressioni non erano all'altezza della situazione. Cosmo ci ha quindi accompagnate di sotto, facendoci vedere dove avremmo dovuto acquistare il biglietto.
- Allora, il biglietto lo comprate lì, poi entrate, passando il biglietto in queste fessure, e chiedete all'omino lì.
- Scusa, ma ci sarà una piantina...
- Sì, ma... voi è meglio che chiediate.
- Ok...
- Dani ed io abbiamo fatto il viaggio della speranza, al ritorno. Il treno era così carico di gente (per risparmiare ci siamo fatte il viaggio in regionale) che abbiamo diviso lo stesso strapuntino (ma tanto abbiamo due culi piccini piccini e non è stato un grosso problema).
A Lambrate una tizia ha chiesto di poter mettere sotto il nostro strapuntino il suo borsone.
A Brescia sono saliti degli studenti che hanno ficcato zaini e borse ovunque.
Senza contare che la porta tra i due vagoni, a noi attaccata, non si chiudeva, ad ogni passante la dovevamo chiudere noi e che avevamo il cesso di fronte.
Però quel viaggio della speranza lo rifarei mille e mille volte.
Ora sono qui, nel mio letto, stanca morta, ma ho gli occhi pieni di Milano e di tutte le pazzie accadute oggi.
E' bello vedersi in chat, ma un'altra occasione di incontro dal vivo la dobbiamo organizzare al più presto. E ci dovete essere, tutti!
Guarda su Facebook le foto della giornata a Milano.